Via De Amicis, 7/11 - Omegna
Un’opportunità
di crescita e sviluppo
OFFERTA FORMATIVA
dal lunedì al venerdì: 8,05-12,50
un giorno alla settimana: 8,05-13,45
due rientri obbligatori: 13,45-16,30
Una unità di strumento individuale
in orario extrascolastico (individuale o in piccoli gruppi, variabili durante il corso dell’anno)
Dopo lunga sperimentazione, il Tempo Musicale, con il DM n. 201 del 1999, è entrato a fare parte in modo definitivo dell’Offerta Formativa del nostro Istituto.
Dall’anno 2014 l’Indirizzo Musicale è esteso a tutte le classi della Scuola Primaria e dal 2017 anche alla Scuola dell’Infanzia.

Per gli alunni studiare uno strumento rappresenta un’opportunità di arricchimento e di crescita personale.
La pratica strumentale:
- permette di fare proprio il linguaggio musicale, sia nei suoi aspetti tecnico-pratici che teorici, consentendo un’appropriazione del linguaggio musicale, di cui la vita quotidiana è ricca;
- ha un effetto particolarmente positivo nelle situazioni di disagio presentate dagli alunni in difficoltà.
Pur non avendo finalità professionalizzanti, il Corso a Indirizzo Musicale è propedeutico alla prosecuzione degli studi presso i Licei Musicali.
Scuola primaria.
L’attività musicale si snoda, in tutte le classi, durante l’intero anno scolastico suddiviso in moduli.

Scelta dello strumento:
chitarra, clarinetto, corno, flauto, percussioni, pianoforte, violino, violoncello

ATTIVITÀ MUSICALI:
- attività solistiche e di assieme strumentale
- ascolto partecipato
- attività orchestrali
- attività corali
Scuola primaria
Gioco ritmico e melodico alla scoperta dell’attitudine musicale dei più piccoli favorendo l’approccio alla pratica corale e strumentale.
Scuola secondaria
Durante l’Anno Scolastico gli alunni dell’Indirizzo Musicale avranno la possibilità di mettere in luce i progressi fatti attraverso:
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concerti
-
saggi
-
concorsi
-
stage
… “Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore”…
Bob Dylan
Perchè scegliere l'indirizzo musicale?
• Arricchimento culturale;
• Ampliamento dell’orizzonte formativo e del bagaglio globale delle esperienze;
• Conoscere e usare il linguaggio musicale;
• Utilizzo del linguaggio musicale per esprimere sentimenti;
• Superare inibizioni e timidezze;
• Imparare a condurre in maniera armoniosa qualsiasi altra esperienza umana e sociale;
• Promuovere occasioni di scambi, incontro attraverso la partecipazione a manifestazioni musicali;
• Trovare sicurezza nella pratica della musica d’insieme;
• Maturazione complessiva dal punto di vista artistico, umano, intellettuale;
• Inclusione: sviluppo armonioso psicofisico;
• Potenziamento dell’intelligenza, sviluppo della creatività.
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Via De Amicis, 7/11 - Omegna
Una via d’uscita
dalla didattica tradizionale
OFFERTA FORMATIVA
Cosa significa “CLIL”?
Content Language Integrated Learning
Il CLIL non sostituisce le normali lezioni di lingua, ma affianca l’insegnamento linguistico curriculare. Si viene a creare così una maggiore esposizione alla lingua straniera. Si tratta di un approccio metodologico innovativo e integrato: la lingua straniera viene utilizzata per insegnare contenuti disciplinari di altre materie. Si usa l’INGLESE per insegnare geografia, storia, arte, musica, scienze, tecnologia, ecc.

Il Clil promuove nuove pratiche didattiche e nuove modalità di conduzione della classe anche attraverso l’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici:
L’utilizzo delle TIC è strumentale al miglioramento del lavoro in classe: oltre a favorire acquisizione delle competenze digitali, rappresenta un supporto fondamentale allo studio, alla verifica, alla ricerca, al recupero e agli approfondimenti personali degli studenti.
L’elemento su cui occorre insistere per comprendere l’innovazione che il CLIL porta con sé è sicuramente il termine “ambiente di apprendimento”.
Impariamo una lingua non tanto perché, a scuola o a casa, passiamo del tempo a fare esercizi, a studiare elenchi di vocaboli e di espressioni, ad esercitarci in attività scritte e orali. Sono soprattutto le occasioni che ci diamo per usare una lingua in contesti significativi che rendono l’apprendimento efficace. Infatti non si tratta tanto di imparare una lingua, ma di imparare ad usare una lingua che può garantire un apprendimento efficace, capace di aiutarci ad imparare anche altre lingue.
L’ambiente di apprendimento diventa, quindi, di primaria importanza per lo sviluppo di una delle competenze chiave di cittadinanza, ovvero l’imparare ad imparare.
Perchè scegliere il CLIL ?
Il sito della Commissione Europea, alla sezione Multilinguismo, sottolinea i benefici delle metodologie CLIL sotto riportati:
• costruisce una conoscenza ed una visione interculturale;
• sviluppa abilità di comunicazione interculturale;
• migliora le competenze linguistiche e le abilità di comunicazione orale;
• sviluppa interessi ed una mentalità multilinguistica;
• dà opportunità concrete per studiare il medesimo contenuto da diverse prospettive;
• permette ai discenti un maggior contatto con la lingua obiettivo;
• non richiede ore aggiuntive di insegnamento;
• completa le altre materie invece che competere con le altre;
• diversifica i metodi e le pratiche in classe;
• aumenta la motivazione dei discenti e la fiducia sia nelle lingue sia nella materia che viene insegnata.
La metodologia CLIL è ormai presente nella scuola superiore italiana dopo la riforma del 2010 quando sono stati inseriti insegnamenti di discipline non linguistiche (DNL) impartiti in lingua straniera. Il legislatore ha pensato di introdurre il CLIL all’ultimo anno di tutti i percorsi liceali. Per quanto riguarda il Liceo Linguistico, il CLIL parte dal terzo anno nella prima lingua straniera e in quarta con la seconda lingua straniera.
CLIL: SITOGRAFIA
www.indire.it
www.clilcompendium.com
www.cambridgeesol.org
www.ec.europa.eu

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Imparare cooperando
e sviluppando l’autonomia
OFFERTA FORMATIVA
Nella Sezione Didattica Attiva, la lezione frontale viene ridotta a favore di attività di rielaborazione dei testi, compiti di realtà e di attività laboratoriali per rendere lo studente protagonista attivo del processo di apprendimento.

Si cura l’organizzazione dell’aula, affinchè diventi un ambiente di apprendimento significativo.
I banchi ad “isole” favoriscono la collaborazione tra i ragazzi.
Gli studenti lavorano sui testi, creano mappe concettuali con i software o su carta, preparano presentazioni o cartelloni.

L’insegnante gira tra i tavoli e interviene sul processo di apprendimento, dedicando attenzione ora agli uni ora agli altri.
Si dedica molta attenzione alla gestione della classe e all’Educazione alla Cittadinanza attraverso momenti di discussione in cerchio.
Si progettano alcuni percorsi interdisciplinari per far comprendere l’unitarietà del sapere.

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