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Protocollo alunni adottati

Linee di Indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati dalle Linee Guida del MIUR del 18/12/2014 nota n. 7443

Descrizione

PREMESSA
“L’adozione è un cammino da percorrere con passione e pazienza, dove le diversità non vanno né negate, né enfatizzate”. (Anna Oliviero Ferraris, “Il cammino dell’adozione”)
Il percorso personale e familiare del bambino adottato è complesso e il ruolo che la scuola ha nell’inserimento dei bambini nella comunità è fondamentale, per garantire a tutti il diritto allo studio e all’educazione. L’età media dei bambini adottati si colloca infatti nella fascia dell’inizio dell’obbligo scolastico.
Il MIUR ha pubblicato (nota n. 7443 del 18/12/2014) le “Linee di Indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati”, in quest’ottica la scuola prevede percorsi personalizzati che tengano conto delle loro esperienze pregresse.
FINALITA’
Il Protocollo d’Accoglienza dell’I.C. “Filippo Maria Beltrami” predispone e organizza le
procedure che la scuola intende mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento degli alunni adottati, in riferimento ad adozioni sia nazionali che internazionali.
Il presente protocollo, che può essere periodicamente aggiornato, è finalizzato a:
 strutturare una metodologia di accoglienza scolastica al fine di garantire il benessere degli alunni adottati;
 fornire strumenti e indicazioni utili, didattiche e organizzative, sia durante l’inserimento e la frequenza scolastica, che durante i passaggi da un ordine di scuola all’altro;
 definire compiti e ruoli degli operatori scolastici;
 predisporre modalità di intervento per facilitare l’apprendimento dell’italiano come L2 nei casi in cui risulti necessario.
GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PROTOCOLLO SONO:
 facilitare i rapporti scuola-famiglia;
 informare e aggiornare gli insegnanti;
 favorire e predisporre l’inclusione dei minori adottati con percorsi didattici e formativi;
 promuovere una rete di supporto, comunicazione, collaborazione fra scuola, famiglia ed Enti locali.
AREE CRITICHE IN PRESENZA DI ALUNNI ADOTTATI
DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO possibili DSA, deficit nella concentrazione, nell’attenzione, nella memorizzazione.
DIFFICOLTA’ PSICO-EMOTIVE in conseguenza alle esperienze sfavorevoli vissute che si possono tradurre in comportamenti aggressivi, incontenibile bisogno di attenzione, paura di essere rifiutati.
DIVERSA SCOLARIZZAZIONE NEI PAESI DI ORIGINE
SEGNALAZIONI COME ALUNNI BES in caso di: – bambini con significativi problemi di salute o disabilità; – bambini con un vissuto particolarmente difficile o traumatico.
ETA’PRESUNTA: in caso di età sconosciuta o non documentata, la classe di assegnazione sarà definita in accordo tra il DS e la famiglia di adozione in base ai bisogni e allo sviluppo del bambino.

PREADOLESCENZA E ADOLESCENZA Atteggiamenti disfunzionali verso l’apprendimento:
oppositivo, dipendenza, egocentrismo.
ITALIANO COME L2 I bambini adottati internazionalmente apprendono velocemente la lingua
italiana funzionale alla comunicazione ma rimangono difficoltà nell’interiorizzazione della struttura linguistica.
IDENTITA’ ETNICA Un bambino adottato internazionalmente non è un bambino straniero immigrato ma è diventato un bambino italiano a tutti gli effetti. Tuttavia si possono manifestare momenti di rifiuto/rimozione, legati al vissuto difficile o traumatico, a momenti di nostalgia/orgoglio verso la cultura di provenienza. – definire compiti e ruoli; – predisporre modalità di intervento per facilitare l’apprendimento

Allegati